La grotta è stata scoperta nella
tenuta Maria Vittoria della Azienda Agricola Giusti dal Col, sita
sul Montello in presa VII, nella primavera del 2012 durante i
lavori di bonifica dei terreni per l’impianto dei vigneti.È stato
rinvenuto un cunicolo sotterraneo dalle dimensioni di mt. 1,20 x
5,00 x h.2,00 con un vestibolo finale di mt. 2,55 x 2,10 x h.2,43.
Una approfondita ricerca storica ha appurato che è stata usata
durante la Grande Guerra come avamposto per una mitragliatrice a
difesa dagli invasori/austriaci e successivamente, dopo guerra,
come “giazera” ovvero ghiacciaia naturale per la conservazione dei
cibi durante l’estate ed infine, in era recente, come “caneva”
ovvero cantina pertinente all’abitazione rurale adiacente. Questo
“manufatto” poteva inoltre ospitare momenti di convivialità tra i
proprietari e gli abitanti delle case contermini, diventando così
luogo di incontro per consumare i prodotti conservati al suo
interno ed intessere relazioni interpersonali. Per questa ragione, la grotta ora
recuperata riveste un ruolo importante per la memoria storica della
Grande Guerra (1915-1918) e della realtà contadina del tempo e
rimane un simbolo della vita e dell'identità
rurale.
Il recupero è avvenuto attraverso
il ripristino dello stato originario dei locali. Sono stati fatti
degli interventi minimi di consolidamento strutturale ritenuti
essenziali per garantire la fruizione in sicurezza degli spazi
interrati . All’ingresso è stato posto un portone in legno antico e
massiccio dotato di due finestrature, per l’aerazione. All'interno
è stata realizzata una pavimentazione in cubotti di pietra di
cm.15x15xh.10 posati a secco su un sottofondo di ghiaino drenante;
questo intervento consente di facilitare la visitabilità dei locali
mantenendo i piedi sempre su un fondo stabile ed asciutto. Lungo il
corridoio di accesso e sulle pareti del vano principale sono stati
posati lastroni in pietra fino ad un'altezza di circa 1,50 m. Nel
locale principale, posto alla fine del cunicolo di entrata, sono
state costruite delle sedute in larice antico e pietra disposte
lungo le pareti. E stata portata l’acqua per un lavabo in pietra e
la luce per accedervi anche di sera come intervento minimo per
nulla invasivo. L’intervento ha previsto anche la sistemazione
delle aree esterne con la realizzazione di una scalinata di accesso
in blocchi di pietra naturale appoggiati sul terreno.
Architetto Guizzo
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